“È primavera... svegliatevi motine
per le stradine, su due ruotine si può tornar….
E per le curveeee, salite e poi discese,
due cuoricini sopra una sella è un gran bell’andar.”
Il grande Ravagliati la cantava leggermente diversa da quella che canta miciapallina, a piena gola, sulla sella delLa Sposa mentre il GrandeGatto curva, ri-curva e la porta a spasso!…
Però è carina, provate a cantarla anche voi!
E’ una canzoncina, ma mette tantissima allegria… soprattutto adesso che non ha piovuto per un paio di giorni!
Sabato scorso, che regalooooo…. primo giorno di sole!
Subito, in compagnia di due carissimi amici, abbiamo preso la via e siamo andati a “scaldare” le gomme nuove.
Bellissima strada, panorami freschi, curve pulite, poca gente matta per strada.
Bagno Vignoni, piccola tappa saporita, un bicchiere di Vino e qualche sfizio…
Un caffè, qualche altra curva, una valanga di foto….. e finalmente, ringraziando Monica con tutto il cuore, miciapallina appare in qualche foto (evvaiiiiiii) e La Sposa posa in tuto il suo splendore sulla strada!
Tutto il giro oggi non ve lo descrivo, perché mi piacerebbe raccontarvi di sabato 22 maggio, dei nostri amici, dei posti e dei 385 kilometri percorsi, in una delle prossime volte e non quindi vorrei rovinare l’aspettativa con un “trailer” troppo preciso!
Sarà poi il vino buono di quella zona, sarà che fra due giorni partiamo per il motoraduno in Sardegna, dove è previsto anche un corposo giro per le cantine della Gallura, alla scoperta del Vermentino Isolano, sarà pure, ma mi è venuta voglia di “Ubriacare” le ciambelline prima di regalarvele.
Le ciambelline al vino si trovano ovunque, e così le ricette, ma per imbattermi nella ricetta che mi desse davvero soddisfazione, ho dovuto aspettare fino a che non letta nel ricettario di una cara amica, Sa-Kyooko, che le aveva battezzate, appunto, Ciambelline Ubriache, e alla Gatteria quel nome è rimasto.
Le Ciambelline Ubriache di Sa-Kyooko
Anche questa è una preparazione dolce e lenta, facile da fare e buona da mangiare.
La ricetta che metto è quella originale presa dal ricettario di Sa-kyooko, fra parentesi le mie modifiche.
1 bicchiere di olio (evo)
1 bicchiere di vino bianco (anche il rosso merita)
1 bicchiere di zucchero
1 bustina di lievito (metà scarsa)
farina quanto basta
(semini di anice o finocchio per la versione rustichella)
In una bella ciotola versate l’olio, il vino e lo zucchero.
Date una girata e poi aggiungete la farina setacciata e il lievito, un cucchiaio alla volta, prima girando con una forchetta e poi, quando l'impasto diventa un po' più consistente, impastandolo leggermente con le mani.
L’impasto non deve diventare duro, ma simile a quello degli gnocchi, non deve attaccare al piano, ma deve restare “unto”, morbidoso fra le dita.
E avrà un odorino ottimo.
A questo punto, staccatene dei piccoli pezzi e fate dei salamini.
Io mi regolo ad occhio, ma volendo le misure, almeno approssimative, direi intorno agli otto centimetri…. il palmo della mia mano, una zampetta di dimensioni medie.
Unite le estremità del rotolino formando una specie di piccola ciambella.
Passatela sullo zucchero da un lato e poggiandola sulla placca del forno dal lato “pulito” (altrimenti si attaccherebbe).
Quando tutte le ciambelline saranno sulla carta da forno, infornarle a 140° per 30 minuti circa (meno se le fate piccine e snelle, io le faccio cicciottelle, come si vede).
Non devono colorire troppo, quindi non aspettate di vederle dorate per toglierle.
Lasciatele riposare perché l’interno si asciughi bene.
Con queste delizie fragranti, per fare uno spuntino, per spezzare la fame, o per un aperitivo “vino al vino” nella loro versione con i semini, io e GrandeGatto vi lasciamo per qualche giorno.
Noi andiamo a girare per cantine…. quindi se per le strade della Sardegna sentite una matta strillare felice da sotto un casco azzurro:
per le cantine, su due ruotine possiam girarrr….
E per le curveeee, salite e poi disceseeee,
due cuoricini un poco brilli è un gran bell’andar.”
Ci sono ottime possibilità che quella sia io!
nasinasietilici