mercoledì 23 dicembre 2009

Per farvi un regalo!

Pensa e ripensa, pensa e ripensa, davvero non possiamo non lasciare qui un augurio e un regalo per chi passa….

Paura?……

01-E Natale

No, non è questo il regalo! A Natale siamo tutti più buoni!

Quindi, riunione al vertice… mumble mumble….

La Gatteria, considerato che:

che quest’anno siamo stati pressoché latitanti… 
che fino ad oggi la magia di Natale si è ben tenuta alla larga dalla Gatteria…. 
che quei pochi (ma buoni) che continuano a frequentare questo blog, nonostante tutto, meritano qualche cosa di veramente bello…
che vorrei tanto partecipare al contest della Garofalo
(vedete a lato il loghino?) ma ancora non ho trovato un momento libero per pensarci…

… ha deciso di regalare a chi passerà di qui “LA” ricettina, la prima che era stata scelta per partecipare da Tzatziki a Colazione!

 Quindi, un regalo scartato?

Ma noooooo…. Invece è la pasta più buona che c’è (altrimenti mica ci pensavo a candidarla), quella che vi farà fare un figurone, magari proprio la Notte di Natale, e siccome in questo momento è la cosa più preziosa che ho volevo regalarla….

La Renna

… a te, a te che sei qui e mi leggi adesso, a te che sei passata/o per darmi gli auguri, a te che mi hai fatto sorridere quando ero stanca in questo lungo anno, a te che mi hai tenuto la mano….. a tutti voi.

Tagliolini regalati con la triglia di sabbia

07 - Impiattata

Questa è una ricetta semplicissima, veloce da preparare, pochi ingredienti, pochi sapori, si basa tutta sulla freschezza e sul gusto di quello che ci mettete dentro.

Vi occorrono le triglie, preferibilmente le triglie di sabbia che sono più delicate delle triglie di scoglio e hanno un gusto persistente ma dolce e un profumo di mare sottilissimo.

Le triglie

Le potete riconoscere anche dal colore, che è più “rosato” delle sorelline rocciose, ma naturalmente dovete fidarvi di chi ve le vende.

Per 4 persone:

610  triglie (circa un Kg.) sia i filetti che le spine

610  aglio (a piacere, io ne ho messo due spicchi)

610  peperoncino (preferibilmente quello spezzettato)

610  5 o 6 pomodorini

610  qualche cappero

03 - Pomodori prezzemolo e aglio

Per questa pasta ci vorrebbero i tagliolini, quelli mi ha consigliato Patrizia, ma vi assicuro che se usate i capellini o gli spaghettini della Garofalo la delizia è assicurata!

La parte più complicata della ricettina è… spinare il pesce per ricavare i filetti!

Qualcuno per fidarsi

Naturalmente, se avete chi lo fa per voi è meglissimo!

Perché loro con uno ZAC…… ZacZac… ZacZacZac…

ZacZacZac ZacZacZac

E io rimango li come una bambina davanti ad una vetrina, incantata!
Tre colpetti e da una parte ci sono due bellissimi filetti e dall’altra le lischette per il fumetto.

02 - le lische per il fumetto

Tornati a casa con il prezioso bottino rosato, mentre da una parte fate un fumetto con le lische, dall’altra in un padellone mettete un filino d’olio e l’aglio a scaldare.

Aggiungete i filetti di triglia e il peperoncino… una girata ed una voltata!

04 - Filetti aglio e peperoncino Rapido, perché il pesce non va mai cotto troppo e questi filetti in particolare sono molto delicati.

Un goccetto di vino bianco secco, i pomodorini, i capperi e fate andare a fuoco dolce, per evitare che i filetti si spappolino, qualche minuto.

05 - Capperi in aggiunta 2

A questo punto i filetti si tolgono e si mettono da parte, si alza il fuoco per far rapprendere il sugo, si aggiunge il fumetto filtrato e si porta ad ebollizione per aggiungere la pasta.

Direttamente qui nel padellone?

Si si!

06 - Mantechiamo la pasta

Avendo l’accortezza di usare un formato piuttosto sottile e con un tempo di cottura rapido si può “risottare” la pasta direttamente in questo sughetto “lungo” altrimenti fate dare solo una scottata e poi scolatela nel padellone e fate mantecare per bene fino a terminare la cottura.

Aggiungiamo i filetti, impiattiamo, a piacere una spolverata di prezzemolo a crudo e prepariamoci a ricevere un sacco di complimenti!

08 - Capperi a me

Ma che fanno gli aiutanti alla Gatteria?
Dov’è l’addetta all’apparecchiatura?

Puzzetta Che ci fai li tuPuzzetta Va bene esco 

Puzzetta! Su, dai che non è bello!

Vieni fuori e aiutami ad apparecchiare. Arrivano gli ospiti!

Palla 05

Buon Natale!

venerdì 11 dicembre 2009

Il Baccalà dell’ArchiCuoco

… del bello e del buono delle chiacchiere di cucina!

Occhioni

No no, lui non centra assolutamente nulla con il Baccalà!
Si, è un gattuccio, ma non è un pesce!

Ma in apertura dell’ultimo post abbiamo messo la foto di Misti-canza e per evitare scene di gelosia ed inutili musi lunghi (o si…. i gatti lo fanno!) abbiamo dovuto accontentare anche Ogheddu!

Che ci tocca fare per accontentarli tutti sti mici!

In questo post voglio parlarvi di una delle mie passioni.

Cucinare il pesce!

Baccala

Come sapete vengo da un’isola, nata e cresciuta in una città spiattellata lungo la costa, con un mercato del pesce che è “fa-vo-lo-so” e dove mammagatta mi portava sin da piccola.
Già, altri bambini passeggiavano nei negozi di giocattoli e io con mammagatta nel mercato del pesce di Cagliari… con le voci alte che si rincorrevano da un banco all’altro, voci che vantavano la freschezza, i colori, l’odore del mare, ricette sussurrate quasi come fossero segreti di stato, da bocca ad orecchio.
Anche il mio papà andava a pescare, a bolentino fermo in mezzo al mare o con la canna da riva.
A noi piccoli le sere d’estate, dopo il bagno e la merenda, veniva consegnata una lenza su un sughero e, dalla riva, giocavamo a chi prendeva più pescetti….

Triglie

… pescetti che la mamma poi friggeva e che si mangiavano, caldi caldi, come biscottini croccanti.

Quando il pesce è buono ed è fresco, per cucinarlo occorrono pochi orpelli.

La cucina Sarda è così, pochi elementi, cotture poco elaborate, sapori forti.

E così mi piace cucinare…. ma poi venendo a Roma, pur di mangiare il pesce, mi ero adattata a prendere quello di allevamento, perché il pesce buono si trova (eccome!) ma bisogna conoscere la pescheria giusta, o spostarsi (e con il lavoro non è possibile) e costa caro…. carissimo!
Altro che pescherie…. Tiffany!

Coccio da zuppa

La zuppa di pesce… me la sogno!

E poi, l’incontro inaspettato con una pescheria, La pescheria di Patrizia, vicino al mio nuovo ufficio.

Diciamo che sono diffidente, e molto, e schizzinosissima in fatto di pesce, quindi il mio approccio con Patrizia ed il suo “Antro” è stato cauto cauto.

Ci passo davanti tutti i giorni, prima di fretta, quasi in fuga (tanto li il pesce d’allevamento mica lo trovo…. e guarda che prezzi…. e….. mmmmmmm senti che odorino buono…..), poi ho iniziato a rallentare, a sbirciare, a farmi tentare…

Come un gatto che deve venire a mangiare dalle mani di uno sconosciuto, la prima volta che ho comprato il pesce da Patrizia l’ho fatto quasi scappando… un piede dentro ed uno già fuori… toccata e fuga…

Vi ricordate l’Azzurro di queste Alici?

uuuuuuuuuu… il sapore del pesce fresco è ineguagliabile!

E poi da Patrizia il pesce te lo puliscono, se lo chiedi, te lo sfilettano, te lo preparano, ti danno anche i consigli giusti per cucinarlo…. tutto sommato il prezzo è quello giusto… e così, fra una chiacchiera e un cartoccio di pesce, fra una frittura mista e le alici marinate… eccomi, sono stata catturata!

Patrizia
Questa donna mi ha presa letteralmente per la gola!

O no, non rinnego di certo “Lo sciocco pesce” che avete letto, ma vogliamo mettere con “Le mormoranti mormore” che ho cucinato dopo?

Quindi, in primis aspettatevi un bel post, solo sulla Pescheria, in seconda battuta, adesso posso sfogare tuta la cucina repressa che avevo!

Anche GrandeGatto è felice di questa nuova vena nella miniera cucina, e ne approfitta a larghe mani… anzi, a larga bocca!

E arriviamo al baccalà!

Che da li siamo partiti, ma io faccio sempre dei giri “immensi” per poi tornare al punto!

Il baccalà dell’ArchiCuoco!

Baccala pomodorino uvetta e pinoli

L’ArchiCuoco, in realtà, è uno dei miei capi, un grande architetto, con la passione per la cucina.
Durante il caffè della prima mattina (prima di tutto un caffè… poi si lavora!) spesso si parla di cucina, di quello che si è preparato la sera prima, di quello che si cucinerà oggi… e si scambiano le ricette.

O meglio, lui da a me delle ricette che io poi provo.

In uno di questi scambi unidirezionali, un giorno che Patrizia mi aveva “passato sottobanco” un baccalà ammollato che sembrava parlare, l’ArchiCuoco mi ha “sussurrato” questa ricetta (L’ArchiCuoco che sussurrava alle micepalline…. mi ricorda qualcosa…)

Gli ingredienti, per due persone:

610  un bel filettone di Baccalà ammollato bene (circa 600 gr)

610  una cipolla tagliata sottile

610  pomodorini

610  una manciata di uvetta

610  una manciata di pinoli

Proprio una ricetta come quelle che piacciono a me!

Veloce veloce, pulita pulita.

In una padellona ho messo la cipolla tagliata a fette sottili, i pomodorini, il baccalà tagliato a pezzi grossi (ne sono venuti 4 pezzotti), l’uvetta (fatta rinvenire in un pochino d’acqua tiepida) i pinoli e un peperoncino.

Coperto e fatto cuocere a fuoco basso.

Il sale lo aggiungiamo a fine cottura, perché con il baccalà non si sa mai.

La ricetta dice di aggiungere un pochino d’acqua perché la cosa buona alla fine è inzuppare nel sughino, noi invece abbiamo messo i pomodorini in scatola con il loro liquidino.

Il baccalà cuoce veloce, quindi è perfetto per noi che rientriamo a casa tardi (intorno alle 20:00) e infreddoliti.

Il tempo di cambiarci ed è pronto in tavola!

Baccala pane e vino

Un boccalino di vino bianco (praticamente un bicchiere per GG), una bella fetta di pane da inzuppare nel sughino (che merita l’oscar dei sughini) un frutto e nanna presto soddisfatti e contenti!

Cucinare il pesce è meraviglioso, non pensate anche voi?!

un triplice Hurrà all’ArchiCuoco, al pesce buono e a chi lo sa vendere!

GAtto in Scatola

E mentre Ogheddu l’uragatto, soddisfatto per la sua apparizione pubblica, esplora una scatola trovata “per caso” sul tappeto, noi ci ritiriamo in buon ordine per il fine settimana, soddisfatti per essere riusciti “in corner” a interrompere questo digiuno (oooops"! questo silenzio) forzato.

nasinasi pesciolini

p.s. in attesa del post dedicato solo a loro questo è l’indirizzo dove trovate La Pescheria di Patrizia:
Via Borghesano Lucchese 43
00146 Roma

e questa è la via per arrivarci

… se non abitate a Roma… quanto mi dispiace!

 
/// Accettazione Cookie -> /// – Stile del Banner –> ///– Script dei cookie –> ///– Gestione barra dei cookie –> /// Accettazione Cookie – Fine –>